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A breve il CNR avrà il nuovo Direttore Generale

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Il 4 ottobre il Consiglio di Amministrazione del CNR dovrà scegliere il nuovo Direttore Generale, in sostituzione di Paolo Annunziato che ha lasciato l’Ente al cambio della Presidenza, tra una terna di candidati che l’apposita commissione di selezione, presieduta da Ines Fabbro, attuale DG dell’INRiM, ha individuato.

La terna è composta da Massimiliano Di Bitetto, attuale DG f.f., Alessandro Preti, Direttore della Direzione Centrale Gestione delle Risorse Umane dell’Ente, e Laura Proietti, già Direttore Generale dell’INEA e in precedenza Direttore Amministrativo dell’INAF e Direttore della Direzione Centrale del Provveditorato dell’Istat.

Al nuovo DG sarà corrisposta una retribuzione massima di 180.000 euro lordo, comprensiva della quota legata al risultato annuale il cui ammontare non potrà superare i 60.000 euro, come deliberato a luglio scorso dal CdA che, in un momento di grande crisi economica per l’Ente, ha concesso al nuovo DG un aumento di ben 18.000 euro rispetto al suo predecessore, Paolo Annunziato, la cui retribuzione complessiva massima era di 162.000 euro (vedi Newsletter 14/2016).

Speriamo che il nuovo DG sia davvero all’altezza delle aspettative!

 

Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 16 del 29 settembre 2016.

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6 Thoughts to “A breve il CNR avrà il nuovo Direttore Generale”

  1. Gianpaolo

    Sembra che stamani il CdA abbia optato per Massimiliano Di Bitetto.

  2. Gianpaolo

    Sembra che stamani il CdA abbia optato per Massimiliano Di Bitetto.

  3. Pietro Vecchio

    questa nomina è una vostra sconfitta perchè non avete voluto comunicare al consiglio di amministrazione la netta contrarietà alla nomina del di bitetto.per quali motivazioni? per favore le carte cantano ed è un canto lugubre!

  4. Pietro Vecchio

    questa nomina è una vostra sconfitta perchè non avete voluto comunicare al consiglio di amministrazione la netta contrarietà alla nomina del di bitetto.per quali motivazioni? per favore le carte cantano ed è un canto lugubre!

  5. Pietro Vecchio

    Gentili Signori,è un Vostro merito la scoperta delle diverse e contrastanti edizioni del c.v. del Direttore Generale del CNR;ho già segnalato tale illecita situazione agli Organi competenti interni ed esterni all’Ente ma non sono legittimato per l’unico atto,peraltro ineludibile,cioè la diffida e messa in mora nei confronti del presidente dell’ente per l’attivazione del procedimento disciplinare,atto da notificare anche al direttore centrale delle risorse umane quale organo sovraordinato gerarchicamente all’Ufficio procedimenti disciplinari.
    Il CNR ha il potere-dovere di procedere alla contestazione di addebito ed il prosieguo del procedimento è di esclusiva competenza del Consiglio ai Amministrazione.Desidero ricordare che eventuali motivi di opportunità devono essere tralasciati per la semplice considerazione che i “cuginastri” sono ringalluzziti dalla nomina del Di Bitetto e come esternato dalla Cisl il prossimo obiettivo è la ristrutturazione dell’Amministrazione centrale e non certamente per una maggiore efficienza.La situazione futura comporterà inevitabilmente un ulteriore e progressivo degrado dell’efficienza dell’Ente con inevitabili e negative ripercussioni sul c.d. “core business”:la ricerca.Comprendo Vostre eventuali perplessità perchè il soggetto interessato non è il tipo da porgere l’altra guancia ma la situazione non consente altra soluzione se non un contrasto purtroppo pesante.Siete perfettamente consapevoli del clima pesante che purtroppo avvolge l’Ente e soltanto il vento della legalità potrà migliorare la situazione prima di un ulteriore degrado. La partita si gioca adesso e chi perde non potrà addebitare la sconfitta al destino cinico e baro.Posso assicurarVi che con personale sofferenza ho dovuto constatare la evaporazione di almeno duemilionicinquecentomila euro nei contratti tra Direzione Centrale Supporto,Istituto Ambiente Marino Costiero ed un gruppo di Ditte con alcune peculiarità evidenti dai pubblici registri:una di queste ha ottenuto la partita IVA in data 31 gennaio 2013,in data 5 febbraio ha presentato l’offerta al Direttore Centrale ( cioè a colui che è il Direttore Generale ) per la formazione professionale ed in data 12 febbraio ha ottenuto il contratto per l’importo di euro 37 mila più spiccioli;altra Ditta dovrebbe avere la sede in Roma-Via Tuscolana 830,dove ? forse presso uno Studio commerciale;altra Ditta dovrebbe avere la sede in Roma-Via Fabretti n.5,dove? forse presso uno Studio commerciale;altra Ditta ha sede in Roma-Via Livorno 51 presso uno Studio legale;altra Ditta ha sede in Milano-Corso Vercelli 5 presso uno Studio commerciale;altra Ditta ha avuto sede in Milano-Corso Vercelli 25 presso uno Studio commerciale,dopo è stata trasferita in provincia di Monza ed è stata attivata la procedura di liquidazione volontaria e nonostante tale stato ha ottenuto un contratto da parte dell’ISSIRFA,già presente nel circuito per altre operazioni;vi è stato una giravolta di amministratori delle varie Ditte;l'”opus” in molti casi era del tutto evanescente,comunque inutile ed in pochi casi avrebbe potuto e dovuto essere eseguito “in casa”;altre tre Ditte hanno ottenuto contratti dopo appena trenta-quaranta giorni dalla attivazione della partita IVA ( la iscrizione camerale è avvenuta successivamente );è pacifico che l’Ente NON ha voluto adottare le normali cautele perchè non vi era alcuna accertata e pregressa professionalità da parte del beneficiario se non la partecipazione al “collaudato sistema”.I “cuginastri” che adesso vogliono TUTTO hanno voluto ignorate questa situazione.

  6. Pietro Vecchio

    Gentili Signori,è un Vostro merito la scoperta delle diverse e contrastanti edizioni del c.v. del Direttore Generale del CNR;ho già segnalato tale illecita situazione agli Organi competenti interni ed esterni all’Ente ma non sono legittimato per l’unico atto,peraltro ineludibile,cioè la diffida e messa in mora nei confronti del presidente dell’ente per l’attivazione del procedimento disciplinare,atto da notificare anche al direttore centrale delle risorse umane quale organo sovraordinato gerarchicamente all’Ufficio procedimenti disciplinari.
    Il CNR ha il potere-dovere di procedere alla contestazione di addebito ed il prosieguo del procedimento è di esclusiva competenza del Consiglio ai Amministrazione.Desidero ricordare che eventuali motivi di opportunità devono essere tralasciati per la semplice considerazione che i “cuginastri” sono ringalluzziti dalla nomina del Di Bitetto e come esternato dalla Cisl il prossimo obiettivo è la ristrutturazione dell’Amministrazione centrale e non certamente per una maggiore efficienza.La situazione futura comporterà inevitabilmente un ulteriore e progressivo degrado dell’efficienza dell’Ente con inevitabili e negative ripercussioni sul c.d. “core business”:la ricerca.Comprendo Vostre eventuali perplessità perchè il soggetto interessato non è il tipo da porgere l’altra guancia ma la situazione non consente altra soluzione se non un contrasto purtroppo pesante.Siete perfettamente consapevoli del clima pesante che purtroppo avvolge l’Ente e soltanto il vento della legalità potrà migliorare la situazione prima di un ulteriore degrado. La partita si gioca adesso e chi perde non potrà addebitare la sconfitta al destino cinico e baro.Posso assicurarVi che con personale sofferenza ho dovuto constatare la evaporazione di almeno duemilionicinquecentomila euro nei contratti tra Direzione Centrale Supporto,Istituto Ambiente Marino Costiero ed un gruppo di Ditte con alcune peculiarità evidenti dai pubblici registri:una di queste ha ottenuto la partita IVA in data 31 gennaio 2013,in data 5 febbraio ha presentato l’offerta al Direttore Centrale ( cioè a colui che è il Direttore Generale ) per la formazione professionale ed in data 12 febbraio ha ottenuto il contratto per l’importo di euro 37 mila più spiccioli;altra Ditta dovrebbe avere la sede in Roma-Via Tuscolana 830,dove ? forse presso uno Studio commerciale;altra Ditta dovrebbe avere la sede in Roma-Via Fabretti n.5,dove? forse presso uno Studio commerciale;altra Ditta ha sede in Roma-Via Livorno 51 presso uno Studio legale;altra Ditta ha sede in Milano-Corso Vercelli 5 presso uno Studio commerciale;altra Ditta ha avuto sede in Milano-Corso Vercelli 25 presso uno Studio commerciale,dopo è stata trasferita in provincia di Monza ed è stata attivata la procedura di liquidazione volontaria e nonostante tale stato ha ottenuto un contratto da parte dell’ISSIRFA,già presente nel circuito per altre operazioni;vi è stato una giravolta di amministratori delle varie Ditte;l'”opus” in molti casi era del tutto evanescente,comunque inutile ed in pochi casi avrebbe potuto e dovuto essere eseguito “in casa”;altre tre Ditte hanno ottenuto contratti dopo appena trenta-quaranta giorni dalla attivazione della partita IVA ( la iscrizione camerale è avvenuta successivamente );è pacifico che l’Ente NON ha voluto adottare le normali cautele perchè non vi era alcuna accertata e pregressa professionalità da parte del beneficiario se non la partecipazione al “collaudato sistema”.I “cuginastri” che adesso vogliono TUTTO hanno voluto ignorate questa situazione.

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